Le fiabe di Gianni Rodari per il Partito comunista

Dovevo essere un pessimo maestro ma preparato nel suo lavoro e avevo in mente di tutto dalla linguistica indoeuropea al marxismo (…); avevo in mente di tutto fuorché la scuola.
Forse, però, non sono stato un maestro noioso.
Raccontavo ai bambini, un po’ per simpatia un po’ per voglia di giocare, storie senza il minimo riferimento alla realtà né al buon senso, che inventavo servendomi delle “tecniche” promosse e insieme deprecate da Breton
”.

Questo è quanto dice di se stesso Gianni Rodari nato cent’anni fa, nel 1920, autore famoso di filastrocche ben note a molti ragazzi che sono cresciuti negli anni 60, 70, 80, ma anche ai giorni nostri i suoi libri sono consigliati e presenti nelle librerie e nelle nostre case.

Scritti spesso caratterizzati da rovesciamenti di prospettiva come quando parlando della cicala e della formica quest’ultima è descritta come un essere avaro, mentre la cicala è quella generosa che regala il suo canto.
Ribaltando la morale di Esopo.

(altro…)

Continua a leggereLe fiabe di Gianni Rodari per il Partito comunista

“Unplanned” sfida la censura e mostra l’orrore dell’aborto

Calano le luci. Immagini di amena vita familiare. Poi, a pochi quadri dall’inizio, il pugno arriva diritto nello stomaco. Assisti a un aborto. Ricreato per il cinema, lo sai, ma in quel momento lo dimentichi apposta, hai già sospeso la tua incredulità, sei totalmente dentro, sei là dove e mentre sta accadendo. Ti dimeni sulla poltroncina, incapace di resistere. Vorresti strapparti le vesti, vuoi vomitare. Boccheggi, ti manca l’aria, pensi di mandare tutti alla malora e scappare lontano. La testa ti gira. Lo odi quel film, lo maledici, specie il momento in cui hai deciso di entrare in sala. Chiudi orecchi e occhi, non vuoi sapere nulla, niente di niente, risvegliarti dall’incubo a mille miglia di distanza. Senti invece le immagini scenderti nella carne, entrarti dentro. “Basta!”, sbotti dentro di te, e quasi lo dici ad alta voce. Vuoi accendere la luce, uscire dal tunnel, liberarti dagli spettri. Sì, è proprio un film adatto a tutti nonostante la censura, un film da far vedere a tutti.

Si intitola Unplanned ed è la cosa peggiore del mondo. Tratto dal libro omonimo del 2011, è la storia vera e nota di Abby Johnson, che oggi ha 39 anni. Quando ne aveva 29 ha visto un aborto monitorato agli ultrasuoni (1).

Il punto è che agli abortisti fa scandalo che una donna possa vedere e sentire il figlio che sta per sopprimere. Il NARAL lo dice apertamente: «Le leggi sull’obbligatorietà degli ultrasuoni non hanno giustificazione medica e sono pensate dai politici anti-choice solo per intimidire, vergognare e molestare le donne che vogliono l’aborto» (2).

(altro…)

Continua a leggere“Unplanned” sfida la censura e mostra l’orrore dell’aborto

Aborto: il film che ci proibiscono di vedere

Ha raggiunto i 2 milioni di dollari di incasso dopo appena una settimana di proiezione (iniziata il 12 ottobre), si è piazzato tra i primi 10 film al botteghino a livello nazionale, eppure il film Gosnell – Il processo del più grande serial killer d’America sta subendo una ‘curiosa’ censura, visto che quasi 200 teatri hanno deciso nel frattempo di eliminarlo dalla loro programmazione.
Una storia che comincia da lontano e comprende le censure di facebook e youtube ad immagini e tematiche anti-aborto e anti-gender.

Il film in questione, di cui Il Timone si è già occupato, si basa sulla storia vera di Kermit Gosnell, un ginecologo condannato all’ergastolo nel maggio 2013 per l’uccisione di tre bambini nati vivi dopo un fallito aborto, l’omicidio colposo di Karnamaya Mongar (morta nel 2009 in conseguenza di una procedura abortiva), 21 aborti oltre il limite delle 24 settimane fissato dalla legge della Pennsylvania, nonché per altre 211 violazioni della norma sul consenso informato. E questi sono «solo» i casi che la giustizia americana è riuscita a provare con certezza, dunque escludendo le accuse senza prove a sufficienza ed escludendo le centinaia di bambini soppressi nel grembo materno con il favore della legge.

La storia di Gosnell è evidentemente indigesta alla propaganda che presenta l’aborto come un «diritto» perché ne svela tutti gli orrori e le menzogne. Non per nulla il film, come già il processo del medico killer, è stato snobbato dalla grande stampa e – tra ostacoli vari, incluso l’ostracismo da parte del circo di Hollywood – ci sono voluti tre anni dopo la fine delle riprese (ottobre 2015) prima che i suoi produttori riuscissero a concludere un accordo per la distribuzione della pellicola. Fino appunto all’ultima novità: dai 668 teatri che hanno proiettato il film nel primo fine settimana si è passati ai 488 teatri del secondo weekend, stando alle cifre fornite da LifeNews. Eppure, come hanno spiegato i produttori allo stesso giornale, il film «sta andando incredibilmente bene nonostante gli attacchi da tutte le parti. I veterani del settore affermano di non aver mai assistito a una simile campagna da parte dell’establishment per chiudere un film di successo».

(altro…)

Continua a leggereAborto: il film che ci proibiscono di vedere

Le 7 mosse dell’Unione Europea per diffondere l’ideologia gender

Un’operazione a tenaglia. Le lobby LGBT si muovono in modo parallelo su una serie di istituzioni europee per fare in modo che gradualmente l’ideologia gender si impianti nell’opinione pubblica come “normale”.

Gabriele Kuby smaschera queste operazioni in La rivoluzione sessuale globale” (Sugarco edizioni). Ecco chi e come agisce all’interno dell’Unione Europea.

1) L’ORIENTAMENTO SESSUALE

Nel 2000 l’unione Europea emanò un nuovo documento sui diritti umani, la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, dove nell’articolo 9 troviamo una modesta ma sostanziale modifica nel diritto di famiglia:

Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.

Nell’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea viene inoltre introdotto l’ “orientamento sessuale” come criterio di non discriminazione. Gli attivisti dei diritti umani utilizzano questo articolo come fondamento giuridico per eliminare o denuncia- re ogni disparità di trattamento e rivendicare privilegi per le persone con orientamento non-eterosessuale. (altro…)

Continua a leggereLe 7 mosse dell’Unione Europea per diffondere l’ideologia gender

L’omofobia è una “fake news”?

Mai tradotto in italiano, un libro “bomba”:
nel 99,7% dei casi di violenza su omosessuali
il colpevole è un’altra persona omosessuale.

_____

A proposito della violenza, c’è da dire che – in barba ai piagnistei diffusi e bugiardi sull’omofobia e la violenza omofobica che mieterebbe vittime innumerevoli – i dati statistici dimostrano che nella stragrande maggioranza dei casi di violenza in cui è vittima un omosessuale, l’autore della violenza è un altro omosessuale.
La cosa – fino a qualche anno fa – era riconosciuta come un problema dalla stessa comunità gay.

Contro i luoghi comuni David Island e Patrick Letellier, due attivisti gay, hanno scritto un libro dal titolo “Uomini che picchiano uomini che li amano”.
E’ uscito un quadro delle violenze alle persone omosessuali che confuta il politicamente corretto.
Risulta infatti che nel 99,7% dei casi di violenza su omosessuali il colpevole sia un’altra persona omosessuale.
Le lesbiche subiscono violenza da altre donne lesbiche 44 volte di più delle donne sposate eterosessuali, i gay 300 volte di più.
(da: https://www.notizieprovita.it/economia-e-vita/non-basterebbe-lamore-se-fosse-amore-2/ ) (altro…)

Continua a leggereL’omofobia è una “fake news”?

Dal romanzo

  • Categoria dell'articolo:Pubblicazioni

Un?ultima cosa: nel filmato, l?ecografo e la telecamera non possono riprendere un personaggio che, come si dice in analisi letteraria, svolge funzione di ?aiutante?. Chi mi sa dire di chi si tratta?
I ragazzi avevano tutti una medesima espressione sul volto, le menti trapassate dalle domande.
Antonia si riprese per prima:
– Il medico.
– L?infermiera che assiste o il medico. Oppure il ginecologo che fa l?ecografia – puntualizz? Cristina, con minor sicurezza.
– Dio, signori! – corresse Cristiano.
– Con l?immaginazione non ? difficile vedere la mano invisibile che, a forma di culla, cerca di sostenere il piccolino nella sua lotta impari contro la tecnica mortifera che porr? fine ai suoi giorni prima che siano incominciati. Dice la Bibbia: ?Se anche tua madre ti abbandonasse, io non mi dimenticher? mai di te?. La discussione ? aperta.

(altro…)

Continua a leggereDal romanzo