L’Emilia-Romagna si prepara alla Marcia per la Vita

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Sabato 9 febbraio la portavoce nazionale della Marcia per la Vita, Virginia Coda Nunziante. è intervenuta a un evento organizzato dai Comitati FattiSentire.org (Bologna) e Genitori Attenti (Imola); Centri Culturali Il Faro (Modena), Luce di Cristo (Parma), S. Massimiliano Kolbe (Ferrara), Pier Giorgio Frassati (Reggio Emilia); Centro di bioetica (Modena), Medici Cattolici (Modena), Movimento per la Vita (Lugo). Presenti anche i responsabili di tante associazioni regionali: Papa Giovanni XXIII (MO), Medici Cattolici (BO), coordinamento Summorum Pontificum ed altre.

I pro-life dell’Emilia-Romagna hanno accolto Virginia Coda Nunziante con una certa vergogna a causa dell’enorme diffusione della cultura di morte nella loro Regione: tre esperti di bioetica ed educazione hanno denunciato l’impressionante diffusione dell’aborto e relative “pillole del giorno dopo”, gratuite in ogni Azienda Sanitaria Locale; l’ingente e mai lecita promozione della fecondazione artificiale; la velocità della Regione nel far inserire l’inaccettabile testamento biologico nel fascicolo sanitario dei cittadini.

A ciò si aggiunga che a Modena, pochi giorni prima, un’intollerante gazzarra di femministe dell’UDI e socialisti ha accompagnato la  bocciatura di una risoluzione a favore della maternità (1) presentata dal Consigliere Comunale Luigia Santoro (Lega). A Ferrara, un’analoga risoluzione presentata dal Consigliere Comunale Alessandro Balboni (FdI), è stata già oggetto dell’ottuso fondamentalismo delle socialiste di “Non una di meno” (2). Per quanto riguarda la Famiglia, tra pochi giorni è prevista l’approvazione di una legge regionale che impedirà ogni forma di dissenso verso la lobby LGBTI, una sorta di “Scalfarotto” in versione regionale (3).

La portavoce della Marcia per la Vita ha esposto i fondamenti nell’etica naturale della doverosa intransigenza verso tutte le minacce alla vita, dal concepimento alla morte naturale, e della difesa della famiglia naturale. La conclusione della sua esortazione è stata rivolta al dovere di ogni uomo che ha a cuore i valori non negoziabili – fondamento della civiltà occidentale – a “mettersi in marcia”, sia partecipando alla Marcia Nazionale che si svolgerà a Roma il prossimo 18 maggio, sia costruendo comunità locali, attive nella resistenza alla cultura di morte.

Sono quindi intervenuti alcuni esponenti politici per riferire quanto fatto in Regione per contrastare le minacce a vita e famiglia. Il segretario regionale di Fratelli d’Italia, dott. Barcaiuolo, ha esposto le interrogazioni alla Regione intese a limitare i danni provocati dalla fecondazione artificiale e dalla “pillola del giorno dopo”. Il consigliere regionale del Movimento di Sovranità Nazionale, avv. Facci, ha descritto le minacce contenute nella imminente legge regionale contro l’omofobia, rispetto alla quale è relatore di minoranza. Il Consigliere regionale di Forza Italia, dott. Galli, ha esposto le interrogazioni grazie alle quali si sono portati alla luce gli ingenti finanziamenti della Regione per diffondere l’ideologia gender; così come il rifiuto persino di discutere una proposta di legge regionale di riforma dei Consultori Familiari. Un consigliere regionale della Lega, il dott. Marchetti, ha esposto le interrogazioni comunali e regionali circa i fatti relativi al “gay pride” festeggiato in un asilo di Casalecchio di Reno, che presto saranno segnalati al Parlamento. Quanto al Festival di letteratura gender per l’infanzia “Uscire dal guscio” ha evidenziato come numerosi consiglieri del centro-destra della Unione Reno-Galliera abbiano presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti per possibili irregolarità amministrative nei finanziamenti concessi dalla Regione.

L’evento si è concluso con la raccolta delle prenotazioni per il treno alta velocità che porterà gli emiliano-romagnoli alla Marcia Nazionale del prossimo 18 maggio a Roma: informazioni scrivendo a info@fattisentire.org.

 

NOTE.

(1) Cfr. https://www.modenatoday.it/politica/manifestazione-legge-194-modena-7-febbraio-2019.html

(2) Cfr. https://www.estense.com/?p=744146

(3) Cfr. http://www.lanuovabq.it/it/emilia-romagna-lgbt-se-il-reato-di-opinione-sara-legge

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