I casi di due lesbiche (separate) e di due gay che hanno avuto dei figli all’estero rispettivamente attraverso fecondazione eterologa e utero in affitto.
Con due comunicati stampa pubblicati giovedì, la Corte costituzionale, agendo come una terza camera, si è da un lato astenuta dal giudizio ma dall’altro ha chiesto al Parlamento di legiferare sulla «tutela» dei bambini nati attraverso tali tecniche.
Ma ciò equivale a chiedere di legittimare la doppia “omogenitorialità”.
E sebbene la Consulta indichi che il divieto alla maternità surrogata rimanga in vigore, anche quest’ultimo paletto è destinato a cadere: è la triste conseguenza logica della Legge Cirinnà.
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Doppietta della Corte costituzionale sull’omogenitorialità. Giovedì 28 gennaio la Consulta ha detto due volte «sì», con altrettanti comunicati stampa, al riconoscimento della doppia genitorialità omosessuale.

Non è un mistero il sostegno dato da Hollywood all’aborto. Ed ora, dopo la decisione della Corte Suprema, che lo scorso anno negli Stati Uniti ha ribaltato la sentenza Roe vs. Wade , e dopo la conseguente decisione di molti Stati americani di ridurre drasticamente la facoltà d’uccidere bimbi in grembo, puntuale si è levata la voce di Jane Fonda, sempre sconcertante: l’irriducibile femminista filo-abortista ha dichiarato che i politici pro-life andrebbero «assassinati».
Omogenitorialità, il diktat della Consulta al Parlamento
Intervista di Giulia Tanel a Stefano Fontana.
Processo a Taormina e discriminazioni contro Lgbt
Mentre la storica pandemia di COVID-19 si sta intensificando in tutto il mondo e vengono ripristinate
(Tommaso Scandroglio) L’iniquo Testo unico Zan sulla cosiddetta omofobia è stato approvato il 4 novembre alla Camera dei Deputati con 254 sì, 193 no e 1 astenuto.
Con la delibera
Prima ci raccontano che “E’ la miglior legge oggi possibile”…
Il Presidente di Vita Umana Internazionale