Educare le coscienze

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Educare le coscienze
contro l’applicazione rigida del principio del profitto e contro la democrazia avulsa dai princ?pi morali
che governano la giustizia e rivelano il bene comune


Giovanni Paolo II,  Discorso a rappresentanti di Organizzazioni non-governative e di Agenzie internazionali, a Roma in concomitanza con il Vertice della FAO, del 12-11-1996, nn. 2-4, in L’Osservatore Romano, 13-11-1996.


Nel Piano del Creatore la destinazione universale dei beni della terra implica che ogni individuo ha il diritto fondamentale a una alimentazione adeguata. Lo spettro della fame e della malnutrizione ? realmente un’offesa contro l’immagine del Creatore in ogni essere umano. Ci? ? vero in particolare quando la fame ? la conseguenza del cattivo uso delle risorse o dell’eccessivo egoismo nel contesto di gruppi economici e politici opposti, o quando essa deriva dalla rigida applicazione del principio del profitto, a detrimento della solidariet? e della cooperazione a beneficio di tutti coloro che formano la famiglia umana. I credenti devono sentirsi spinti in coscienza a operare per ridurre le differenze fra il Nord e il Sud e per instaurare giusti e onesti rapporti a ogni livello, sociale, economico, culturale ed etico, della vita umana su questa terra (cfr Messaggio in occasione della Giornata Mondiale per la Pace, 1? gennaio 1986). I cristiani devono trarre un incoraggiamento e un senso di urgenza dalle parole di Cristo stesso: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare” (Mt 25, 35).


Molti di voi cercano di affrontare altre, ancor pi? terribili, negazioni della dignit?: e cio? le minacce alla vita stessa e la sistematica eliminazione di vite innocenti, in particolare dei nascituri. Approssimandoci alla fine di un secolo che non ha precedenti in quanto a distruzione della vita, la maggior parte delle volte in nome di ideologie totalitarie, dobbiamo forse concludere che anche la democrazia ? divenuta la promotrice di ineguagliabili attacchi alla vita umana?


Da una parte il progresso delle libert? democratiche ha portato a una nuova affermazione dei diritti umani, codificati in importanti dichiarazioni e accordi internazionali; dall’altra, quando la libert? ? avulsa dai princ?pi morali che governano la giustizia e rivelano che cosa sia il bene comune, la democrazia stessa viene minata e diventa lo strumento attraverso il quale i forti impongono la loro volont? ai deboli, come vediamo accadere sempre pi? intorno a noi.


Come voi ben sapete, non ? sufficiente deplorare questa situazione. Vi ? ancora molto da fare per educare le coscienze e l’opinione pubblica alla realt? di quanto, per motivi di brevit?, ma con una solida giustificazione, ? stato chiamato “cultura della morte”. Vi invito a rinnovare i vostri sforzi per promuovere la “cultura della vita” e a cercare una visione morale pi? elevata, che vi permetter? di cooperare ancor pi? a stretto contatto nella difesa della sacralit? di ogni vita umana. Impiegate le vostre energie, i vostri talenti, le vostre competenze in questo sforzo immenso e vitale a beneficio dell’umanit?!


Dio vi conceda la forza e il coraggio di parlare nell’arena internazionale per quanti non hanno voce e di difendere quanti sono indifesi. E riversi le sue abbondanti benedizioni su voi e sulle vostre famiglie.