Il Portavoce del Family day torna a Bologna

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Il prof. Massimo Gandolfini, Portavoce del Family Day, è tornato a Bologna sabato, nella grande biblioteca Bolognini di San Domenico, per ridestare le coscienze e ravvivare l’impegno dei petroniani a favore della vita, della famiglia e della libertà di educazione.

Padre Giorgio Carbone O.P., docente di bioetica e teologia morale alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, nell’introdurre il relatore, ha ribadito il perenne valore dei c.d. “principi non negoziabili” che, facendo parte del diritto naturale, sono proponibili e condivisibili anche da chi non crede.

Il prof. Gandolfini ha dapprima esposto l’escalation delle leggi contro la famiglia e la vita dell’ultimo triennio: la semplificazione del procedimento di separazione e divorzio, il divorzio breve, l’introduzione dell’ideologia “gender” attraverso la legge della c.d. “buona scuola”, le unioni civili, sono stati i provvedimenti più eclatanti del precedente Governo “Renzi”.

Con l’attuale Governo, gli attacchi alla vita e alla famiglia sono continuati: i Decreti attuativi delle Unioni Civili, un altro passo verso l’equiparazione con il matrimonio, sono un ennesimo attacco alla famiglia. Mentre procede a marce forzate l’approvazione di una legge di stampo eutanasico, che per giunta riduce il medico a mero esecutore della volontà di morire, all’orizzonte si profila la liberalizzazione della droga e numerose altre minacce, spesso nascoste in leggi dall’apparenza innocente, come quella sul cyberbullismo.

Stiamo seguendo con grande attenzione l’attività parlamentare perché abbiamo promesso al popolo del Family Day che, in prossimità del prossimo passaggio elettorale, indicheremo con precisione chi è degno del nostro voto perché ha difeso la vita. Abbiamo dimostrato di avere buona memoria con il referendum costituzionale e continueremo a farlo in occasione delle prossime elezioni”, ha concluso Massimo Gandolfini.

Il referente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli di Bologna ha segnalato il clima di crescente e fruttuosa collaborazione con tutti i partiti del Centro Destra. Una collaborazione che, tra l’altro, ha portato alla luce i finanziamenti alla galassia di associazioni, anche LGBT, che sostengono l’attuale Giunta Comunale; la denuncia per 20 giorni consecutivi dello spettacolo di travestitismo Fa’ Afafine – merito principalmente dell’Avv. Bignami – culminata in un’interrogazione al Parlamento e due al Consiglio Regionale; la denuncia di acquisto da banche del seme per la pratica della fecondazione artificiale eterologa, attraverso un’altra interrogazione al Consiglio Regionale.

 

 

Vita, famiglia, libertà di educazione: le prossime sfide
Che fare a Bologna?

Premessa. Il CDNF è apartitico, nato a Bologna proprio per l’assenza nei programmi elettorali di adeguati riferimenti ai valori non negoziabili.
Quindi non fa solo incontri culturali, ma anche “pressione sui partiti”.
Primo test: ottobre 2016 – il “caso Persiceto” dove il 1° sindaco non comunista ha tentato di rallentare le Unioni Civili.
Risultato: Eravamo pochi, ma fin da subito qualche partito ha manifestato la solidarietà al Sindaco.

 

CAMPAGNA MEROLA: Il Comune sponsorizza eventi gender e tenta il lavaggio del cervello alle maestre.
Cosa si è fatto: Novembre 2016 – Petizione, mandando tante e-mail ai consiglieri comunali.
Risultato: dopo 2 mesi, approfittando di una spaccatura nella Giunta Merola, l’Avv. Lisei riesce a convogliare tutto il centro-destra e a far approvare un registro delle “libere forme associative”, cioè di ca. 1.200 associazioni che ricevono milioni di euro sotto forma di contributi ed immobili.

CAMPAGNA FA’AFAFINE. In Provincia, alcune scuole propinano uno spettacolo di travestitismo a bambini.
Cosa si è fatto: gennaio 2017 – Invio di una protesta al Provveditore agli Studi, a 120 istituti scolastici, a tutti i partiti dell’opposizione.
Risultato: l’Avv. Bignami determinante nell’aprire il mondo dei massmedia: per 20 giorni sul Carlino, menzione su altri ca. 30 periodici nazionali: moltissime famiglie messe in guardia.
– On. Palmizio: interrogazione in Parlamento
– Regione: interrogazione dei consiglieri Bignami e Foti
– Verifiche dell’Assessorato Scuola regionale, della Ufficio Scolastico Regionale, del Provveditore agli Studi di BO: ne consegue che, in futuro, Istituti e Dirigenti scolastici faranno molta più attenzione
– Volantinaggi e striscioni in piazza grazie al Consigliere Polazzi di S. Pietro in C.

CAMPAGNA CONTRO LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE: la Regione compra sperma da banche estere.
Cosa si è fatto: Febbraio 2017 – Petizione di tutti i CDNF ER
Risultato: Interrogazione Foti in Consiglio Regionale
Criticità: difficoltà nel far capire ai partiti un tema complesso; non abbastanza credibilità del movimento

CONCLUSIONE. CHE FARE?
– aumentare la credibilità del movimento
– che si può ottenere solo con un numero maggiore di volontari
– Prossima campagna:
. identificare il gender in tutte le scuole della provincia
. costruire una forte risonanza massmediatica per avvertire le famiglie
. raccogliere firme per chiedere il consenso informato
. intervenire sulle singole scuole

25/02/2017