Allarme dagli Usa: di Ru 486 si muore

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Documenti dall’Universit? Cattolica


Allarme dagli Usa: di Ru 486 si muore


Pubblichiamo una nota diffusa ieri dall?Istituto di bioetica dell?Universit? Cattolica di Roma e pubblicata in esclusiva da ? vita (17 novembre 2005)

L?Fda (Food and Drug Administration), l?organo che negli Usa vigila sulla ricerca farmacologica e alimentare, ha annunciato nuovi e importanti dati su eventi avversi gravi relativi al Mifeprex, nome commerciale del mifepristone, meglio noto come Ru 486, farmaco abortivo autorizzato gi? da alcuni anni alla commercializzazione negli Stati Uniti dalla stessa Fda e attualmente in sperimentazione anche in Italia. Si tratta della notifica di quattro decessi per sepsi avvenuti in California, da settembre 2003 a giugno 2005 (ma un altro decesso per tale infezione era gi? stato riportato in Canada nel 2001 nel corso di una sperimentazione) e occorsi nell?ambito dell?assunzione combinata di mifepristone e misoprostolo per l?induzione dell?aborto in donne in gravidanza fino a 49 giorni. La causa ? una rara ma gravissima forma di infezione, che si diffonde rapidamente per via circolatoria colpendo molti organi vitali (fino allo shock settico) e che pu? insorgere anche in altre modalit? abortive o altri interventi ginecologici (anche nel parto) o chirurgici. In almeno due di questi casi ? gli altri due decessi sono ancora al vaglio degli esperti dell?Fda, del Center for Disease Control and Prevention e della stessa industria farmaceutica produttrice ? la causa dell?infezione e quindi dei decessi, ? stata il Clostridium sordelli, un batterio anaerobio, cio? che pu? vivere senza ossigeno, che molto raramente produce effetti cos? devastanti ma che, anzi, pu? essere presente in modo inattivo nell?apparato intestinale di tante persone, senza provocare alcun problema alla salute. Tutte le donne colpite dall?infezione avevano assunto prima 200 mg di Mifeprex per via orale e in seguito 800 mcg di misoprostolo per via vaginale, proprio come previsto in uno dei quattro gruppi di trattamento a scopo abortivo della sperimentazione promossa dall?Ospedale Sant?Anna di Torino. Dunque non ? ancora noto quale di questi due farmaci, o se entrambi, siano correlati a queste tragiche conseguenze. Cos? come sembrano al momento da escludere ipotesi di contaminazione batteriche nella fase di preparazione e confezionamento di questi prodotti.


?L?Fda, congiuntamente alla industria produttrice del farmaco, nonostante non siano ancora chiari i fattori causali che indurrebbero il batterio a produrre, e in modo cos? rapidamente letale, le tossine nelle donne, ha ritenuto doveroso informare tutti i soggetti interessati, medici e donne, su questi casi e sulle circostanze cliniche in cui si sono sviluppati e circa la possibilit?, seppur rara, dell?insorgenza di questa grave infezione, ma soprattutto aggiungere una serie di avvertenze nella prescrizione per i medici e nel consenso informato per le donne interessate all?uso, sia dove gi? introdotto nella pratica sia, e a maggior ragione, come in Italia, l?uso ? ancora sperimentale?, spiega il professor Antonio Spagnolo, associato dell?Istituto di Bioetica della Cattolica di Roma.


In particolare, si raccomanda alle donne di contattare immediatamente il loro medico nel caso di insorgenza, dopo 24 ore dall?assunzione di misoprostolo, di dolore addominale, o di debolezza, o di malessere generalizzato con nausea, vomito o diarrea, con o senza febbre. In realt? i due casi di infezione accertata da Clostridium sordelli non erano caratterizzati da tutti i segni e sintomi patognomonici di un?infezione: queste donne non avevano la febbre, segno classico di un?infezione, n? batteriemia (cio? la presenza del batterio nel sangue), ma polso accelerato (tachicardia), abbassamento della pressione sanguigna (ipotensione arteriosa) e notevole innalzamento del numero di globuli rossi e globuli bianche nel sangue; perci? per individuare tempestivamente questa infezione viene raccomandato al medico di far eseguire subito gli opportuni accertamenti ematologici.


?Il nuovo allarme ? continua Spagnolo ? ? stato diffuso direttamente all?opinione pubblica dall?Fda con due note il 19 e 22 luglio 2005 e ripetuto nuovamente nel corso di trasmissioni radiofoniche nel mese di ottobre 2005 dalla emittente collegata direttamente con l?Fda. ? stata inoltre inviata una lettera a tutti i medici statunitensi per indurli a una rigorosa rivalutazione del profilo di sicurezza di questa procedura abortiva, al di l? delle diverse posizioni ideologiche che essi potrebbero avere e che potrebbero non dare la necessaria attenzione ai rischi medici che questa procedura abortiva pu? comportare?.


Dunque, non solo sono giustificate tutte le precauzioni recentemente richieste dal Ministero della Salute nell?ambito della conduzione sperimentale di queste pratiche farmacologiche abortive ma sarebbe doveroso perlomeno informare tutte le donne interessate su questi nuovi allarmi dell?organismo di farmacosorveglianza americano sulle possibili complicazioni di questa modalit? abortiva.